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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

la città fortezza

La città fortezza La città ideale descritta da Platone nelle "Leggi" è una città fortezza, strutturalmente e culturalmente. È un piccolo insediamento con abitazioni disposte a cerchio, difeso e moralmente solido. La popolazione è mantenuta stabile tramite controllo dei matrimoni e delle nascite, condannando perversioni sessuali. Il matrimonio ha come unico scopo la procreazione, con precise età per sposarsi e l'obbligo di generare figli sani e ben educati. Platone bandisce comportamenti che minano la serenità, ispirandosi al modello di Sparta. Un organo di "Custodi della legge" garantisce il rispetto delle leggi, vigilando anche sui funzionari, affinché la legge sia la guida suprema della città.

il filo d'oro della ragione

Il filo d'oro della ragione  Platone vede la ragione come guida dell'universo e dell'anima, distinguendo tra passioni mutevoli e la stabilità della ragione. Le leggi, secondo Platone, devono riflettere la ragione e assicurare un ordine giusto e stabile nella società. L'educazione è fondamentale per far comprendere l'importanza della legge e della ragione, che sono collegate alla conoscenza del bene e alla corretta gestione dei desideri e delle passioni umane.

Timeo

Racconto del Timeo Nella cosmologia del Timeo si descrive la creazione dell'universo da parte di un demiurgo, una sorta di artigiano divino che, osservando il modello dell'anima, crea un mondo ordinato e razionale. L'anima cosmica avvolge l'intero universo, conferendo armonia e intelligenza ai corpi delle cose. Questo processo rende il mondo comprensibile e strutturato, evidenziando l'importanza delle idee e delle forme nel dare ordine e significato alla realtà materiale. Nelle sue ultime opere, come "Le Leggi", Platone mira a trasferire nell'organizzazione sociale quell'ordine armonioso che regola il mondo naturale. L'obiettivo è costruire una società ordinata, in cui la giustizia possa trionfare, evitando il conflitto tra classi sociali.  A differenza della Repubblica, Platone assume un atteggiamento più concreto e disincantato, riconoscendo la fragilità della natura umana. Perciò, nelle Leggi, la supremazia viene affidata a una legge inviola

l'origine del tempo e l'universo come cosmo

L'universo come cosmo, l'origine del tempo-influsso astri  Nelle sue ultime opere, Platone concepisce l'universo come un "cosmo", un ordine armonioso governato da un'intelligenza divina. Il demiurgo (creatore) crea il tempo e lo lega al moto regolare degli astri, affinché gli uomini possano organizzare la propria vita. Gli astri sono considerati divinità visibili, a cui sono legate le anime umane. Questa concezione astrale rappresenta per Platone la realizzazione del suo progetto di vita: cercare una risposta alla domanda sulla giustizia, trovando nell'ordine cosmico il modello per la condotta umana.

il mito della caverna

Il mito della caverna  Nel mito della caverna, Platone descrive degli uomini incatenati all'interno di una caverna, costretti a guardare solo le ombre proiettate sulla parete di fronte a loro. Questi uomini credono che le ombre siano la realtà. Uno di loro riesce a liberarsi e a uscire dalla caverna, scoprendo il mondo esterno illuminato dal sole. Questa esperienza gli permette di comprendere che le ombre osservate in precedenza non erano la vera realtà, ma solo una sua pallida imitazione. Il mito rappresenta l'ignoranza umana e la necessità di un'educazione che permetta all'individuo di liberarsi dalle catene dell'apparenza per accedere alla conoscenza della vera realtà.